Il progetto

Tra il 2024 e il 2025 Micce APS e Casa delle donne per non subire violenza APS, con la collaborazione di ENS – Ente Nazionale Sordi, hanno ideato una campagna di comunicazione chiara e comprensibile per le persone sorde, che possa stimolare l’attenzione e l’informazione sul fenomeno della violenza di genere fra le persone della comunità sorda.

La campagna è stata creata insieme alla comunità a cui è destinata la comunicazione, ragionando sul modo davvero più efficace per rendere una comunicazione accessibile e realmente comprensibile. Il materiale finale, infatti, è il frutto di incontri di discussione con la comunità sorda di Bologna, afferente al circolo ENS di via di Corticella 15/A.

Durante gli incontri, Micce e Casa delle donne per non subire violenza hanno condiviso il loro sapere essenziale sulla violenza di genere e la doppia discriminazione, fenomeno che riguarda moltissimo le donne sorde che vivono situazioni di violenza, e in generale, tutte le donne con disabilità.

L’intento è stato quello di intrecciare questi saperi specifici con le esigenze e le caratteristiche specifiche delle persone sorde. Nel corso degli incontri abbiamo ragionato e progettato insieme, riflettendo su quali siano le modalità per rendere efficace una comunicazione che sia realmente in grado di raggiungere tutte le donne e persone sorde che possono stare vivendo una qualsiasi forma di violenza.

Grazie all’illustratrice Francesca Andalò sono state realizzate 4 creatività che rappresentano il risultato degli incontri con la comunità sorda e che sono basate su 4 tipologie di violenza:

  1. Violenza digitale
  2. Violenza in strada
  3. Violenza economica
  4. Violenza domestica

La violenza non è solo fisica, è anche un commento non gradito. 

Il “catcalling”è una forma di violenza di genere che avviene per strada, con frasi, fischi o gesti non richiesti da parte di persone sconosciute. Non è normale. Non è innocuo. È una molestia. 

La violenza non è solo fisica, è anche economica.

La violenza economica è una forma di violenza di genere che si manifesta attraverso comportamenti che causano danni economici a un’altra persona: come la distruzione di beni, il controllo o la limitazione dell’accesso al denaro, all’istruzione o al lavoro, oppure il mancato rispetto di obblighi economici, come il pagamento degli alimenti.

La violenza non è solo fisica, è anche limitare le libertà.

La violenza domestica è qualsiasi forma di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verifica all’interno della casa. Si può verificare tra familiari, coniugi, coinquilini, conviventi o caregiver.

 

La violenza non è solo fisica, è anche online.

La condivisione non consensuale di immagini intime è una forma di violenza di genere che avviene online. Comprende l’invio, la pubblicazione o la diffusione di foto o video privati attraverso dispositivi digitali senza il consenso della persona ritratta.

La collaborazione fondamentale tra chi realizza la campagna e le persone destinatarie della comunicazione è stata la chiave del progetto e mira a rendere accessibile per le persone sorde una comunicazione chiara e allo stesso tempo rispettosa e adeguata, che eviti la vittimizzazione secondaria e la stereotipizzazione delle forme di violenza.

L’obiettivo più generale e a lungo termine è quello di rendere più accessibili i Centri Antiviolenza per le donne sorde e le soggettività socializzate come tali, e sensibilizzare tutte le persone della comunità che possono fungere da antenne e gancio per eventuali l’emersione del fenomeno.

Il progetto “Signs of Change: Empowering Communities against Gender-Based Violence” è realizzato da MICCe APS con il supporto finanziario del Mediterranean Women’s Fund, nell’ambito del progetto SEE CHANGE (CERV-2023-DAPHNE, numero di progetto 101137708) finanziato dall’Unione Europea.


Se ti trovi in una situazione di violenza manda un videomessaggio alla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna al numero +39 388 40 17 237